Cosa fare in caso di lutto?
Documenti morte e disbrigo pratiche
La morte di un congiunto provoca dolore e confusione e per molti non è facile districarsi tra tutte le questioni pratiche e burocratiche, conseguenza della dipartita di un proprio caro.
Per questo le nostre onoranze funebri che hanno sede a Mummuiola, frazione del comune di Cingoli (MC) e a Staffolo (AN), sono a vostra disposizione 24 ore su 24, anche nei giorni festivi, per chiarire ogni vostro dubbio e per aiutarvi a gestire tutte le incombenze relative all’organizzazione di un funerale.
Potete contattarci sia che il decesso sia avvenuto in abitazione privata sia in una struttura sanitaria al 0733 616305 oppure al 338 8602365 o ancora, al 338 9127683.
Vi raggiungeremo il più rapidamente possibile e affronteremo insieme ogni incombenza necessaria.
Uno dei primi aspetti da considerare in caso di decesso di un familiare è quello del luogo in cui si è verificato, perché da ciò discendono azioni e comportamenti diversi.
Le situazioni genericamente rispondono a tre casistiche:
• Decesso in abitazione privata
• Decesso in ospedale, istituto di cura o di riposo
• Decesso in luogo pubblico o aperto al pubblico
Decesso avvenuto in abitazione privata
Nel caso in cui la morte del congiunto sia avvenuta in abitazione privata, la prima cosa da fare è confermare l’avvenuto decesso. Per fare ciò si può chiamare il servizio di emergenza (112). Se ci sono dubbi, potete anche contattare la nostra agenzia di servizi funebri nella sede di Cingoli o quella di Staffolo, così noi ci attiveremo immediatamente. Se il decesso si è verificato di notte, avviseremo il servizio di guardia medica, altrimenti, se il vostro familiare è deceduto tra le 8:00 e le 20:00 chiameremo il medico curante. Ci occuperemo di far compilare il modello ISTAT e informeremo il medico necroscopo che dovrà rilasciarvi l’ultimo certificato che va inoltrato al comune, per avere l’autorizzazione alla sepoltura.
Decesso sopraggiunto in ospedale
Nel caso in cui il vostro familiare sia deceduto in una struttura ospedaliera, sarà il personale sanitario a gestire una parte dei documenti necessari: quelli sanitari, che poi dovranno essere consegnati al comune.
Decesso verificatosi in casa di cura, di riposo o altra struttura privata
Se il decesso di un congiunto avviene in una casa di cura o di riposo o in un’altra struttura similare, per occuparsi dei documenti necessari, potete rivolgervi alla nostra impresa di pompe funebri sia alla sede a Mummuiola (frazione del comune di Cingoli) sia a quella di Staffolo. Una volta espletate le incombenze burocratiche, il defunto potrà essere trasferito all’obitorio dell’ospedale o in abitazione privata oppure nella nostra casa del commiato, in attesa che sia celebrata la cerimonia funebre.
Decesso in luogo pubblico
Nel caso in cui il decesso del vostro familiare sia avvenuto in modo improvviso o violento in luogo pubblico è obbligatorio avvertire l’autorità giudiziaria che, una volta conclusi tutti gli accertamenti previsti per legge, rilascerà l’autorizzazione al trasferimento della salma e sarà possibile organizzare il funerale.
Dopo aver sbrigato le prime adempienze, i familiari devono far fronte a un’altra serie di questioni pratiche e amministrative. Vediamo qui di seguito alcune delle più comuni e importanti.
Successione
Se un congiunto è deceduto, si devono affrontare le conseguenze di una successione, cioè il passaggio di proprietà dei beni del defunto a colui o a coloro che sono suoi legittimi eredi. Se il familiare che è venuto a mancare possedeva beni immobili, entro un anno dalla sua scomparsa, è obbligatorio consegnare all’agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. Esistono due tipi di successione: quella testamentaria e quella legittima. La successione testamentaria ha luogo quando il deceduto ha lasciato un testamento. In tale evenienza, l’eredità seguirà le disposizioni dettate nel documento. La successione legittima, invece, riguarda tutte le situazioni in cui il defunto non ha redatto un testamento. In tal caso, i suoi ben passeranno ai successori, seguendo il grado di parentela fissato dalla legge. Nel caso in cui il deceduto non era sposato e non aveva prole, i suoi beni passeranno agli eredi entro il sesto grado, in base all’ordine e alle quote fissate dal Codice Civile. Nel caso in cui non ci fossero eredi entro il sesto grado, l’eredità diverrà di proprietà dello Stato. Di fronte a un’eredità, i successori possono tenere tre comportamenti differenti:
• Accettare la successione
• Rifiutare la successione
• Accettare la successione con beneficio di inventario
Se ci sono eredi minorenni o incapaci si dovrà chiedere l’autorizzazione del giudice. Inoltre, l’erede, accettando la successione non entra solo nel possesso dei beni del deceduto, ma si assume anche l’onere dei suoi debiti. Invece, il successore che rifiuta l’eredità non potrà disporre dei beni del deceduto, ma al contempo, non dovrà neppure onorare i suoi debiti. Nel caso in cui l’erede accetti la successione con beneficio di inventario, entro tre mesi dal giorno della morte del familiare, un notaio oppure il cancelliere del tribunale competente dovrà compilare l’inventario, cioè l’elenco dei debiti e dei crediti del defunto.
DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE
La dichiarazione di successione dovrà essere consegnata dagli eredi all’Agenzia delle Entrate entro un anno dall’apertura della successione. Devono obbligatoriamente presentare la dichiarazione di successione:
• Tutti i chiamati all’eredità, gli eredi, i legatari o i loro rappresentanti legali
• I rappresentanti legali degli eredi o dei legatari
• Tutti quelli che sono immessi nel possesso del patrimonio, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
• I curatori delle eredità giacenti
• Gli amministratori dell’eredità
• I trustee
• Gli esecutori testamentari
Non si deve presentare la dichiarazione di successione se:
• L’eredità passa al coniuge e ai familiari in linea retta del defunto
• L’attivo ereditario ha un valore complessivo che non supera i 100.000 euro
• Nell’attivo non sono presenti beni immobili o diritti reali immobiliari
Testamento
Il testamento consente a un individuo di stabilire il modo in cui ripartire il suo patrimonio dopo la morte. Grazie al testamento, è possibile gestire il proprio patrimonio liberamente, ma solo se non esistono familiari prossimi. Nel caso in cui il testatore abbia parenti stretti, può fissare la destinazione di una sola parte del proprio patrimonio. Il testamento è un atto personale e può essere annullato in qualsiasi momento. Il nostro ordinamento giuridico prevede tre tipi ordinari di testamento: olografo, pubblico e segreto. In seguito al decesso del testatore, il testamento deve essere pubblicato presso un notaio. La pubblicazione permette ai familiari, ai chiamati all’eredità e a eventuali creditori di conoscere il contenuto del documento.
Pensione
In caso di morte di un familiare si è obbligati a informare del decesso l’istituto previdenziale e al contempo si potrà chiedere la pensione diretta per il coniuge o la riscossione di quanto maturato, per chi ne ha diritto. Per la pensione INPS si devono avvisare le anagrafi comunali che, entro le 48 ore dalla morte del soggetto, devono inoltrare la notizia all’INPS. La pensione di reversibilità o diretta spetta ad alcuni familiari, se il deceduto percepiva già una pensione o ne aveva maturato il diritto. La pensione di reversibilità può essere richiesta:
• Dal coniuge, anche quello separato
• Dal coniuge separato con addebito e da quello divorziato
• Dai figli minorenni (naturali, legittimi, legittimati, adottivi o riconosciuti legalmente)
• Dagli studenti di scuola media superiore (18-21 anni) disoccupati, a carico del genitore deceduto
• Dagli studenti universitari disoccupati, a carico del deceduto (limitatamente alla durata del corso legale di laurea e non oltre i 26 anni)
• Dagli inabili di qualsiasi età, a carico del genitore defunto
• Dai nipoti minorenni eguagliati ai figli legittimati, a carico del defunto.
Banca - Istituti di credito
Se il familiare deceduto aveva conti correnti, azioni, obbligazioni, fondi di investimento, depositi titoli, ecc., i congiunti sono obbligati ad avvisare l’istituto bancario o quello postale del decesso e devono presentare certificato di morte e dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Detrazione delle spese funebri
Si può fare richiesta della detrazione d’imposta del 19% sulle spese funebri, l’anno seguente a quello in cui si sono affrontate le spese per la cerimonia funebre.